domenica 16 settembre 2012

ORATE SETTEMBRINE





Questa di Kg 4,150 è di qualche tempo fa.
Il 7 di settembre 2012 è un altra data da ricordare dopo questa bella pescata, anche perché non programmata. Sono andato al mare senza tanta voglia di pescare visto che il giorno precedente dopo  quattro ore sotto un sole cocente non avevo visto nemmeno una timida toccata alle mie canne. Si certo la pesca era esclusivamente ad insidiare le orate, ho pensato che ormai si erano spostate ad alti fondali. Il luogo di pesca è uno dei miei soliti dove quando è periodo di orate mi ci reco spesso con alterne fortune. Comunque la zona che va da Marina di San Nicola a Santa Marinella è tutta buona per insidiare questo pesce, fare attenzione perché di giorno nel periodo estivo non è possibile pescare. Io stavo su una scogliera dove non davo fastidio a nessuno, oltretutto non c'erano bagnanti.
Insomma arrivo sulla spiaggia verso le 10,30 alle 14,00 c'è l'alta marea. Il posto è deserto, allora decido di mettermi a pescare, ho la sensazione che oggi  è la giornata buona.
Marea che sale, mare con leggero vento da ovest.
Non ho esche, per l' orata me le procuro sempre sul posto. Armo le canne (due vecchie urania dell'Italcanna, c'è anche quella della favolosa orata da Kg 4,200). Mi immergo un attimo con maschera e pinne e trovo quello che cercavo, con questa esca solo le orate o qualche sarago abboccheranno. Nel mulinello ho uno 0,30, piombo a scorrere, gommino
salva nodo, girella, terminale dello 0,28 fluorcarb ed amo a becco d'aquila del nr. 4.
Alle 11,45 sono i pesca dalla scogliera artificiale. La zona davanti è scogliosa, ogni tanto ci sono delle zone di sabbia, occorre sapere dove si lancia altrimenti gli incagli sono multipli.
Verso le 12,15 vedo delle leggere tocche su l'Urania gialla. Poco dopo si piega e vibra, ferro immediatamente. Si ce l'ho, ha abboccato, ora il recupero che deve essere costante senza mai fermarsi altrimenti il pesce cercherà di intanarsi da qualche parte o porterà il piombo ad incagliarsi. Per scaramanzia non ho aperto nemmeno il guadino prima, e ormai vedo la sagoma del pesce, è una bella orata. Rischio, la tiro su senza guadinarla e per fortuna mi va bene. Al peso poi risulta 1,400 Kg. Se c'è questa ci sono anche le altre, non bisogna perdere tempo. Lancio di nuovo, al solito punto a circa 60 - 70 metri dalla scogliera verso il mare aperto.
Passano 30 minuti, l'Urania rossa si piega violentemente tre volte, prendo in mano la canna e ferro, capisco subito che il pesce dall'altra parte è molto più grosso del precedente, mi sembra che ha la stessa intensità di lotta e peso della mitica orata di 4,200 Kg di qualche anno fa e la canna è sempre la stessa. Dopo qualche testata che il pesce tenta di dare riesco a schiodarlo dal fondo e con azione costante cerco di portarlo a guadino (questa volta era aperto). Il mulinello è sotto sforzo ma riesco con costanza a portare il pesce a tre metri da me, la vedo, è una orata grandissima con dei colori bellissimi. Ora inizia l'operazione più delicata, bisogna guadinarla e mille pensieri mi vengono in mente (si slamerà, reggeranno il filo e  l'amo). Tengo sempre il filo in tensione e provo a guadinarla. Primo e secondo tentativo a vuoto ma il terzo con un po di difficoltà e parte del manico del guadino piegato riesco a portarla sugli scogli. E bellissima, al peso risulta 3,480 Kg.
Ci sono ritornato anche il giorno successivo, le condizioni erano le stesse c'era solo più vento, non c'è stata nemmeno una toccata.
Va bene così, ci riproverò, il ferro va battuto quando è caldo.